Come l’IA sta accelerando la lotta contro un’antica malattia letale

14 ottobre 2025

Di Peter Sands, Direttore esecutivo del Global Fund per la lotta contro AIDS, tubercolosi e malaria

Ci troviamo di fronte a una possibilità straordinaria: porre fine alla pandemia di AIDS, debellare l’HIV quale minaccia alla salute pubblica. Negli ultimi decenni, oltre 40 milioni di persone sono morte di AIDS e altri 39 milioni vivono con l’HIV. Ma ora potremmo assistere alla prima generazione di bambini che possono crescere liberi dalla minaccia di un’infezione da HIV. Si tratterebbe di una svolta storica.

Nel carcere di Quezon City, nella Regione della Capitale Nazionale delle Filippine, i detenuti vengono sottoposti a screening per la tubercolosi. Qui, uno schermo mostra la radiografia di un detenuto. Il software utilizza la tecnologia dell’IA per analizzare le radiografie e ottenere diagnosi più accurate. Photo: The Global Fund/Vincent Becker

La tubercolosi (TBC) è ancora oggi la malattia infettiva più letale al mondo – una patologia antica che ogni anno causa ancora milioni di decessi, perlopiù tra le popolazioni più povere e difficili da raggiungere. Ciò nonostante, oggi ci stiamo affacciando a una nuova era nella lotta contro questa malattia. Questa trasformazione è trainata da una serie di innovazioni, tra cui l’intelligenza artificiale (IA).

L’IA sta rapidamente aumentando la nostra capacità di rilevare la TBC in persone e luoghi che, spesso, i sistemi sanitari convenzionali non riescono a raggiungere. Grazie ai software basati sull’IA che analizzano le radiografie toraciche, gli operatori sanitari riescono a identificare rapidamente i casi di TBC. Montati su furgoni mobili, questi strumenti portano cure salvavita direttamente alle comunità vulnerabili – detenuti, rifugiati, comunità rurali povere ed emarginati sociali – aiutandoci a raggiungere le persone affette dalla malattia e a lungo escluse dai sistemi sanitari.

Si tratta di una rivoluzione nel modo in cui forniamo equo accesso alla diagnosi, al trattamento e alle cure per la TBC. In Pakistan, uno dei Paesi più colpiti dalla TBC, le cliniche mobili equipaggiate con dispositivi radiologici digitali assistiti dall’IA effettuano lo screening per la tubercolosi direttamente sul posto, individuando i potenziali casi da sottoporre ad approfondimenti. Ciò consente una diagnosi ancora più precoce, un trattamento più rapido, un minor numero di casi di TBC non diagnosticati e più vite salvate. Un aspetto ancora più positivo è che queste piattaforme non si limitano a individuare la TBC. Possono identificare anche altre malattie polmonari – polmonite e pertosse – nonché altre patologie non trasmissibili come la cardiomegalia.

Questo è solo un esempio di come l’IA stia incrementando le capacità, migliorando l’efficienza e offrendo nuovi modi per raggiungere le persone direttamente nel luogo in cui vivono. Per i finanziatori, investire in uno strumento che offre molteplici funzionalità, rafforza le cure in prima linea e migliora l’efficienza a ogni livello del sistema sanitario si traduce in un più elevato ritorno sull’investimento.

Un’efficiente valorizzazione dell’IA richiederà investimenti mirati per aiutare i Paesi a definire le proprie priorità e redigere i propri programmi. Come abbiamo visto per i farmaci, anche per gli strumenti diagnostici l’impatto maggiore si ottiene attraverso uno sviluppo congiunto con le persone a cui sono destinati. I Paesi e le comunità vanno sostenuti nella loro capacità di iniziativa. Così come i nostri partenariati per i prodotti biomedici hanno migliorato l’equità nella salute, anche l’IA deve produrre un impatto che sia non soltanto efficace ma anche inclusivo ed equo.

Come Global Fund, tra il 2021 e il 2025 abbiamo investito oltre 193 milioni di dollari nell’introduzione di servizi di screening della TBC sostenuti dall’IA in più di 20 Paesi. Ma questo è solo l’inizio. Consideriamo l’IA non solo uno strumento per debellare la TBC, bensì una piattaforma in grado di permettere un impiego più efficiente delle risorse, promuovere un’erogazione integrata di servizi sia per le malattie infettive sia per le patologie non trasmissibili nonché per rafforzare la preparazione e la risposta alle pandemie.

Il nostro ricorso all’IA nella lotta contro la TBC – e i progressi che il nostro partenariato sta compiendo nel raggiungere le comunità svantaggiate – dimostra chiaramente l’efficacia di tale concetto. Il mondo sta facendo grandi passi avanti nell’individuazione dei casi di TBC. Nel 2023, i casi di malattia diagnosticati sono stati 8,2 milioni, un aumento rispetto ai 7,5 milioni nel 2022 e ai 7,1 milioni nel 2019. Tale dato evidenzia un miglioramento significativo rispetto agli appena 5,8 milioni di casi diagnosticati nel 2020, durante il periodo COVID, e ai 6,4 milioni del 2021. Anche il numero di casi di TBC non diagnosticati è in rapida diminuzione: solo 2,7 milioni nel 2023, in calo rispetto al dato di circa 4 milioni nel 2020 e nel 2021 e inferiore rispetto al livello pre-pandemia di 3,2 milioni nel 2019.

Questi progressi sono decisivi. Se non trattata, la tubercolosi è spesso letale e una persona affetta da tubercolosi attiva non trattata può contagiarne altre 15 in un solo anno. Ogni individuo che identifichiamo e trattiamo ci fa compiere un passo avanti verso il nostro obiettivo di debellare questa annosa malattia e rafforzare la sicurezza sanitaria globale.

Sappiamo che l’IA può essere un potente strumento nella lotta contro le malattie infettive letali. La domanda è se la nostra volontà di impiegarla sarà all’altezza della sua comprovata efficacia e del suo potenziale trasformativo. Per i filantropi e i partner del settore privato, ora esiste la possibilità di fare davvero la differenza. Nei contesti caratterizzati da una scarsa disponibilità di risorse, i finanziamenti filantropici e i partenariati saranno essenziali per aiutare i Paesi a prendere l’iniziativa, definire, sviluppare e sfruttare soluzioni di IA efficaci. Da parte nostra possiamo mettere a disposizione soluzioni scalabili ad alto impatto che rafforzano le cure primarie, permettono trattamenti precoci e garantiscono di poter raggiungere le persone più bisognose e svantaggiate, come nel caso della TBC.

Si tratta di una promessa importante – che riusciremo a mantenere soltanto facendo le scelte giuste. L’IA deve essere sviluppata e utilizzata in modo responsabile, ispirandosi ai principi guida di trasparenza, rispetto per le realtà locali ed equità. Deve essere messa al servizio delle persone spesso escluse dai vantaggi delle innovazioni.

Per i donatori interessati a investire in innovazioni ad alto impatto, questa è un’opportunità per sostenere soluzioni non solamente efficaci ma che hanno un reale effetto trasformativo, salvano vite e aiutano a costruire un futuro più sano e più equo per tutti.